Renata Boero
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Biografia
Trascorre l’infanzia a Torino, dove il padre è insegnante di Economia e Commercio presso l’Università, poi intraprende studi umanistici in Svizzera e infine studi artistici a Genova, al Liceo Artistico Barabino, allieva del pittore Emilio Scanavino.
La sua prima mostra importante è nel 1959, con la partecipazione alla Quadriennale di Roma, in cui esporrà anche nel 1986 e 1999.
Dal 1960 al 1964 è assistente di Caterina Marcenaro, direttrice del Museo di Palazzo Rosso a Genova, dove si occupa di restauro conservativo. Sempre a Genova le viene assegnata la cattedra di Figura disegnata al Liceo Artistico Barabino. Inizia nel 1965 una ricerca antropologica su sostanze naturali, dando vita ad una serie di lavori di grande formato chiamati Cromogrammi, esposti per la prima volta nel 1970 a Toulouse, su invito del poeta e critico d’arte Jacques Lepage, poi nel 1972 alla Galleria Martano di Torino e nel 1976 all’I.C.C. (Internationaal Cultureel Centrum) ad Anversa, a cura di Flor Bex. Dagli anni ottanta realizza le serie Specchi, (esposti alla Biennale di Venezia nel 1982). Sempre negli anni ottanta subentra a Luigi Veronesi nell’insegnamento alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano, dove ricopre la cattedra di Cromatologia. Dal 1986 ha la cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e si stabilisce definitivamente a Milano, dove apre lo studio in via Borsieri. Nel 1991 collabora con Mario Cresci, appena nominato direttore dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo a fondare un corso di pittura.
Nel 1992 è invitata dall’amico scultore Pietro Consagra a Gibellina, dove Il sindaco Ludovico Corrao le propone di progettare uno dei prisenti, lunghi drappi ricamati portati in processione che, riprendendo un’antica tradizione, dal 1981 vengono realizzati dalla cooperativa delle donne ricamatrici con il contributo di vari artisti. Il prisente, un arazzo di metri 200×585, verrà esposto alla Biennale di Venezia del 1993.
Negli anni novanta compie molti i viaggi in Sud Africa e in Kenya dove con l’amico artista Sarenco realizza lavori insieme agli artisti africani. Inizia i cicli Crani, Blu di legno e Architetture. Al rientro da un lungo e solitario viaggio nel Mali realizza Africa, un libro d’artista fatto di immagini con testi poetici di Charles Carrére e Paolo Fossati.
Nel 2005 è invitata come Visiting Professor presso l’Università di San Diego in California a tenere un corso annuale sulla sua esperienza artistica. Nel 2010-2011 tiene una serie di conferenze e mostre in Argentina.
Negli anni duemila realizza i cicli Germinazioni e Ctò-nio-graphie.