Mario Ceroli

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Leoncillo Leonardi, Pericle Fazzini e Ettore Colla, di cui diventa assistente, indirizza inizialmente il suo interesse sulle opere in ceramica. Nel 1957 sperimenta l’uso del legno, prevalentemente con tronchi di albero trapassati da chiodi.
Alla fine degli anni ‘50, Ceroli sceglie il legno come suo materiale espressivo prediletto. Le forme sagomate e incavate nel legno dall’artista comprendono lettere, numeri, geometrie e oggetti, i quali sono riconducibili ad una reinterpretazione personale dei grandi classici della storia dell’arte: da Leonardo da Vinci fino a Giorgio de Chirico. Risalgono al 1965 le prime sagome di figure umane proiettate e ritagliate sul legno, ossessivamente ripetute e serializzate, che resta il tema più tipico della sua produzione artistica.
Vive e lavora a Roma.