Jorrit Tornquist
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Biografia
Jorrit Tornquist, nato nel 1938 in Austria, a Graz, dove muove i primi passi nel mondo artistico dopo gli studi di biologia e d’architettura, vive in Italia dal 1964. Nel 1992 ottiene la cittadinanza italiana pur mantenendo quella austriaca.
Il suo percorso lo conduce oltre le strettoie di un’arte limitata ad esperienze di tipo geometrico e programmato fino all’elaborazione di una propria visione dell’uso del colore, che si manifesta non solo nelle opere artistiche ma anche nella pubblicazione di testi e libri teorico-didattici.
Tornquist è docente di Colore al Politecnico di Milano, alla Facoltà di Architettura di Graz, all’Accademia Carrara di Bergamo e all’Istituto Europeo di Milano.
I suoi progetti cromatici non si limitano alle tele, ma includono l’ambiente circostante, tenendo in considerazione pianificazioni cromatiche di contesti urbani e spazi interni caratterizzati dalle più varie funzionalità.
La versatilità di Tornquist si esprime nel passaggio da una creazione pittorica, evolutasi nel tempo, allo studio del colore negli ambienti interni, fino alla conquista della dimensione esterna, urbana.
Le sue costruzioni, sempre agili e vibranti, al limite di una semplicità assoluta, dimostrano un talento peculiare nell’organizzazione degli elementi spaziali. Nella produzione pittorica, le forme sono tutte di ispirazione geometrica e i colori sono scelti in base ai valori primari. Il risultato è una composizione ricca, variata, concatenata. Ogni oggetto è connotato da una certa gioia, sempre legata allo studio appassionato delle molteplici funzioni del colore, e da una netta materialità, espressa attraverso il potere della luce.
Fra le ultime esposizioni di Jorrit Tornquist ricordiamo in Italia nel 2009 quella di Perugia alla Galleria Nazionale dell’Umbria e nel 2010 quella di Genova al Museo di Palazzo Reale, mentre all’estero la mostra del 2012 a Denver alla Philip J. Steele Gallery. Fra le sue ultime collettive, all’estero a Graz alla Galleria Leonhard “Alberto Biasi e Jorrit Tornquist” e in Italia alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna “Arte Programmata e Cinetica, da Munari, a Biasi, Colombo e…”.