Arturo Bonfanti

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Biografia

Arturo Bonfanti nasce nel 1905 a Bergamo. Nel 1926 si trasferisce a Milano dove si dedica all’arte grafica e applicata. La sua prima personale si tiene a Bergamo nel 1927. Nel 1930 sposa Luisa Ferravilla, figlia del celebre attore, e due anni dopo nasce Adriana. Negli anni Trenta si avvicina agli artisti astratti che frequentano la Galleria del Milione di Milano, pur non aderendo ufficialmente a tale movimento. È molto attivo nel campo dell’illustrazione di periodici e di libri, con una particolare attenzione alla letteratura popolare, soprattutto a quella dell’infanzia, occupandosi talvolta anche di edizioni con finalità didattiche.

Il 1947 è l’anno in cui perviene all’astrazione geometrica. Nel 1952, interessandosi attivamente ad esperienze cinematografiche e realizzando cortometraggi che presenta all’ VIII Festival d’Amateurs di Cannes dove ottiene nel 1954 con “”La chiave di Calandrino”” il Prix du Film des Marionettes. È sua la scenografia della Panchina di Sergio Liberovici al Teatro Donizetti di Bergamo nel 1956.

Dal 1960 al 1975 allestisce mostre personali e collettive in varie città italiane, d’Europa e d’America; partecipa con sale personali alla IX Quadriennale di Roma (1965), alla XXXIV Biennale Internazionale di Venezia (1968) e alla X Biennale di San Paolo del Brasile (1969).

Ritrova e frequenta in Canton Ticino gli amici Arp e Nicholson e sempre in Ticino, presso l’Atelier Lafranca di Locarno, realizza buona parte della sua produzione grafica.
Nel 1975 si sottopone ad un grave intervento chirurgico che lo obbliga a ridurre notevolmente la sua attività creativa.
Arturo Bonfanti muore a Bergamo nel 1978.


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